Nella nostra cultura …
sognare ad occhi aperti sembra qualcosa di fuori luogo … non accettato dai tanti … e la vocina del popolo spesso etichetta queste persone come persone fuori dal normale, con la testa fra le nuvole … con le solite richieste di mettere i piedi a terra … perché, secondo questi, la realtà è ben altra.
Mi trovo d’accordo solo in parte con questi ragionamenti … e la parte con cui concordo è che mai si debba sognare se non per un qualcosa di veramente perseguibile, realizzabile, concretizzabile. Non vorrei però, che con questo mio accordo si passasse all’opposto … ovvero al pensare che nulla è realizzabile se non riesco ad ottenerlo nemmeno “dandomi” un pochettino … spesso neanche provandoci giusto per una volta!
I sogni, il più delle volte, rimangono nel cassetto proprio per nostra precisa volontà … che ci porta a recidere le nostre ambizioni … frutto di chissà quale convinzione albergante nella nostra mente. Eppure, sognare, significa proiettarsi in avanti … vedere in anticipo ciò che si vorrebbe vedere nel presente: vi fidate se vi dico che ogni realizzazione effettuata dall’uomo non è altro che una visione precedente che si è poi materializzata nel futuro? Certo … la domanda è del genere scontato … perché sapete esattamente che funziona così … che non può essere diversamente … punto!
I sognatori, in aggiunta, si suddividono in più categorie: esistono quelli che si prodigano nel perseguirli, esistono chi sogna e basta, esistono quelli che son capaci di darsi una botta in testa … convinti che così riescono a tornare nella realtà della vita. Forse, più che usare il termine fantastico “sogno” … potrebbe esser indicato utilizzare quello di “idea” … ma tanto, anche una bella idea che hai in mente, sempre sogno è fin quando non la trasformi. E allora, sui sogni, quale interpretazione vogliamo dare oltre alla famosa smorfia? I sogni, per quanto mi riguardano, sono segnali premonitori di qualcosa che ci spinge alla felicità: sono delle intuizioni, dei moniti, degli avvisi che arrivano da dove non lo so … ma arrivano e se non li si afferrano a mestiere … volano via al pari di un rapido che passa in una stazione dove non è prevista la sosta per lo scalo dei passeggeri!
Io ho fiducia circa i miei sogni, ho realizzato molte cose importanti prendendoli come guida: piccoli, grandi … ingegnosi, normali … da inseguire e da abdicare, perché è giusto dirvi che di tanto in tanto anche io sono stato pervaso da pure fantasticherie che, per fortuna e per volontà, ho presto eliminato dalla lista delle mie priorità di vita. Mi trovo spesso in mezzo alla gente, fa parte del mio lavoro, e tante volte in altrettante persone … scopro che si sta perdendo l’abitudine di aver visioni di successo. La testimonianza mi viene dalle risposte che ricevo a domande di questo tipo: <Che genere di vita vorresti vivere?> … <Boh, …> … eccomi la risposta.
Una volta pensavo, anche, che le persone potevano aver problemi in termini di soggezione al momento in cui gli ponevo queste domande. Una soggezione che parte dal fatto che noi non amiamo raccontare i nostri sogni intimi … e forse perché siamo, come quasi sempre accade, preda di un eventuale giudizio di altri. Si, fatevelo dire sinceramente, una delle grandi paure di noi umani … è la paura del giudizio altrui. A noi non piace, almeno così sembra, andar fuori dai ranghi comuni … piace piuttosto vederla come la generale collettività: ma se ci approcciamo ai tanti … come pensiamo di poter emergere dalla media? Noi siamo delle piccole aquile nascoste in un uovo!
Si racconta di alcuni ragazzini che in montagna rubarono nel nido di Mamma Aquila un uovo: pensarono di prenderlo per poi farlo covare dalla Mamma Tacchina visto che anch’essa era in attesa della schiusa delle sue uova. Le uova si schiusero contemporaneamente e per un po’ di tempo tutti i pulcini, di aquila e di tacchina, si somigliavano. Col tempo iniziarono a vedersi le differenze … e mentre i pulcini di tacchino iniziarono a giocare a terra … il pulcino d’aquila sentiva l’istinto di voler volare sulle cime del monte. Sapete … il pulcino dell’aquila non tentò mai di spiccarlo … perché i suoi fratelli facevano tutt’altro! In modo identico capita a noi tanti: siamo capaci di esigere dalla vita risultati mediocri … ma non di seguire l’istinto dell’uomo che, oltre a procreare … deve creare! In tante occasioni penso che se non ci fossero stati i veri geni del passato … ora saremo ancora con le clave, con abiti ricavati da pelli di animali e continuamente a sfregar pietre per non morir di freddo! Ma cosa crediamo … che in quei tempi non esisteva la voglia di emergere? Certo che esisteva … ma loro, i primitivi, avevamo molto meno del potenziale che noi disponiamo oggi!
Non ho idea, se fossi vissuto allora, di come mi sarei scaldato … eppure quel genio peloso … ha provato a sfregare due sassi … solo quelli! Qualcuno potrebbe dirmi che è stato il caso che ha fatto conoscere al primitivo che i sassi sfregandosi emanavano scintille … e probabilmente avreste ragione. Ma vorrei aggiungere ancora la mia: oggi ci sono tante di quelle scintille in giro, che nemmeno vogliamo vedere. Ecco cosa sono le opportunità … ecco il significato delle coincidenze! Quando ci passa per la mente un sogno, quando si fa vivo più spesso lo stesso sogno … dobbiamo analizzarlo, perché dietro ad esso potrebbe esserci la nostra concreta occasione che ci porta dritto alla nostra felicità! Non rimaniamo inermi a questi segnali … non recriminiamo, ancora per una volta, il passato per quanto avuto a disposizione … ma che non abbiamo osato neanche nell’avvicinarsi ad esso. Sogniamo, analizziamo, spezzettiamo questo sogno e muoviamoci per realizzarlo … non diventiamo cattivi giudici della nostra vita … lasciamo che i fatti siano i veri testimoni delle nostre intenzioni.
Preghiamo al che il mondo sia il luogo migliore … e facciamo la nostra parte affinché ciò accada!
Francesco