Con le distanze di cortesia, rispetti la privacy e le persone
Molte sono le pratiche per una buona riservatezza e fra queste le distanze di cortesia … che evitano che una chiacchierata intima diventi lo spiffero del quartiere! In prima analisi credo che le persone che debbono organizzare le “distanze di cortesia” siano i titolari del trattamento … considerata anche la soggezione di alcuni interessati nel richiederle anche se ne avrebbero una certa necessità! Negli uffici pubblici esistono le classiche transenne con fasce retrattili … in altri nelle stanze ci si accede una alla volta. La mia preoccupazione, che mi ha spinto ad elevare quest’informativa … sta in molte delle aziende che visito durante le mie attività! Entri in ufficio, quello afferente all’area del personale … magari con l’idea di voler raccontare una tua situazione particolare e … subito ti ritrovi con quattro postazioni con altrettanto persone diverse. Voglio che comprendiate il fatto che un ufficio del personale (ma tante altre aree, in verità) può essere il luogo esatto per comunicare informazioni sensibili … che per noi sono fatti normali o semplici numeri … ma che per chi le conferisce possono essere delle vere e proprie confessioni di un valore, spesso, talvolta superiore a quelle di genere religioso!
Non nascondo che a volte sono stato reso partecipe di fatti altrui che, in tutta sincerità, ancora oggi non conosco le ragioni per le quali me le hanno comunicate! Ora, per il nostro caso … non dico abbattete i muri e create spazi più larghi … ma almeno organizziamo il tutto affinché chi ci informa sia garantito della propria riservatezza personale … pari proprio a ciò che noi vorremmo da altri soggetti nelle medesime circostanze.
Ma è davvero difficile capire che se uno mi passa certe notizie è perché mi considera persona di alta fiducia? Credo, quindi, che dobbiamo far il possibile per meritarla.
Grazie per l’attenzione … Francesco Tortora