Il mio augurio
Siamo ad inizio anno e non esiste momento migliore per iniziare a balzare in avanti nella nostra vita: d’altronde è desiderio di tutti migliorarsi, stare bene e vivere nel benessere … dico bene? E allora voglio farvi i miei più cordiali, cari, distinti, calorosi, affettuosi auguri … affinchè tutto ciò accada, che la vita vi volga nel migliore dei modi e che non abbiate un benchè minimo pensiero che possa farvi rattristire … nemmeno per un semplice secondo. Spero che di ciò voi siate contenti e che benediciate il fatto che qualcuno (io, perdonatemi) vi pensi veramente, che desideri che voi realizziate tutto ciò che la vita può regalarvi … proprio perchè la vita, in se stessa, è già un egregio dono! Ma … e perdonatemi ancora … che fine potrebbero fare questi miei semplici auguri seppur trasferitivi con tutto il cuore? In più di un’occasione ho pensato al vero significato della parola “auguri” ed avendo un piccolo dubbio … sono andato a trovare l’esatta definizione utilizzando uno dei tanti vocabolari che internet ti mette a disposizione. Ecco quanto ho ricevuto come risposta a seguito della ricerca: <Augurio: desiderio manifestato a qualcuno che gli accada un evento piacevole>. Bè, non è che mi piace tanto l’idea di dirvi che desidero che vi vada semplicemente bene … mi va piuttosto di dire che tutto ciò che possiamo dalla vita ottenere senza sforzo è benedizione o, al limite, fortuna … punto. Se avessimo dovuto costruire quel poco che abbiamo (sto parlando di noi, io e voi!) soltanto con gli auguri … andando giù nel mio garage … mi accorgerei ben presto di dover andare al primo comando di polizia per sporgere denuncia per avvenuto furto della mia scintillante Ferrari rossa, della mia cassaforte zeppa di monete d’oro sonanti e del mio pozzo dei desideri … visto che queste sono le cose che, fra le tante, ho sempre desiderato tanto nella mia vita! Il problema, a cui chiaramente c’è la soluzione, è che senza di noi … non c’è nulla per noi! Ma l’altro vero problema è che noi abbiamo un’idea piuttosto offuscata di noi stessi e che soltanto davanti ad uno specchio la riveliamo … forse. Una delle prime condizioni che non permettono di darsi da fare è data dalla situazione nostra mentale che pensiamo di non poterci dar da fare: della serie … <Posso farcela … ma non credo di riuscirci!>. D’altro canto, se così non fosse, tutti noi avremmo avuto un quadro nettamente diverso da quello attuale. Per fortuna (ancora lei, porco gatto) c’è qualcuno che vuole andare oltre alle convinzioni dei tanti, vuole sfidare il destino o vuole cambiarlo … e comincia a pensare che la Terra, in fondo, non è piatta … e che lui si traveste come Cristoforo Colombo. Già … chi pensava a quei tempi che la Terra non era piatta? Cristoforo e qualche suo fratello che comunque non ci ha nemmeno provato. Allora dico … siamo nella Terra piatta o possiamo pensare che l’esistenza è a 360 gradi e che mal che vada non cadiamo giù nel baratro del cosmo? Ho capito pur non essendo uno scienziato che il vero limite siamo noi, soprattutto nella fase del primo passo: è lì che le persone si fermano ed è esattamente qui che la gente nemmeno non inizia ed il motivo è sempre quello di vedersi cadere giù nel baratro. Certo, se dovessi puntare a scalare d’inverno una montagna di soli 1.500 metri e pensare: alle tormente, all’aria difficile da respirare, al freddo, ai lupi, agli elfi, all’abominevole uomo delle nevi, alle valanghe, alla tenda che si può strappare, all’accendino che non mi offre nemmeno più una scintilla … bè, credo che di questa vetta possa rimanermi traccia soltanto su un bigliettino che è ben riposto nel cassetto dei sogni! Poi un giorno però, qualche soffittaio nel futuro, leggendo il bigliettino oramai pieno di polvere … mi deriderà, visto che avevo sognato per una intera vita … un qualcosa che tutti normalmente potrebbero compiere! Io voglio che la vetta sia la realizzazione … soltanto che per arrivarci troveremo di fronte alcune difficoltà … che con una certa preparazione si affrontano anche quando magari vediamo per davvero l’abominevole mostro delle nevi! La questione, quindi, è un’altra: vogliamo o non vogliamo qualcosa di diverso? Se la risposta è affermativa, diamoci dentro e via! Ma se la risposta è negativa … permettimi un consiglio … prendiamo i bigliettini dal cassetto, diamogli fuoco e mettiamoci l’anima in pace … anche se poi non è facile farlo … perchè l’anima vera ci sostiene e ci spinge dicendoci che meritiamo qualcosa di diverso … rispetto all’accettazione auto-impostaci ed auto-accettata! Certo, penso ora, è la paura che conduce il gioco … e mi domando, paura di che? Ho chiesto a tante persone se a loro sarebbe piaciuto diventare Presidente degli Stati Uniti d’America: è inutile dirvi che la stragrandissima maggioranza mi ha risposto di si e me ne ha fornito anche la ragione tra cui queste:
- per il prestigio di essere considerato come una persona di alta importanza
- per i benefit (viaggi, macchine, aerei, etc.)
- per il reddito milionario (un solo incarico e sto a posto a vita)
Poi però ho chiesto alle stesse persone se erano veramente intenzionate a vivere in modo pieno la vita da Presidente degli Stati Uniti: in questo caso, però, l’alta maggioranza mi ha risposto in modo negativo … sempre dandomene delle motivazioni. Eccone alcune:
- ho timore di non aver più spazio per la mia vita personale
- temerei per la sicurezza mia e della mia famiglia
- portare a spasso il cane diverrebbe una catastrofe
E allora adesso riflettendoci bene: <In quale attività posso cimentarmi per condurre una vita senza alcun genere di problema e nel contempo spassarmela come un Re o come una Regina?> Nessuna, ancora una volta vi dico. Ma noi vogliamo indirizzarci verso una vita di maggior entusiasmo … fatta di prove e di piacere, perchè è il piacere il vero gusto da provare. Un piacere che si deve assaporare ogni giorno, senza alcuna discontinuità … fino ad arrivare al culmine finale … che nemmeno esiste … visto che la cosa vi piacerà sempre più e per provarne ancora (di piacere) continuerete ad andare avanti nella direzione di altre vette … non necessariamente più alte … ma che vi piace l’idea di conquistare! Ma per conquistare bisogna anche farsi conquistare … e dal più benedetto dei nemici: il Signor Successo! Il Signor Successo si trova dappertutto … ma è un tipo molto strano anche se in fondo non lo è … perchè a lui piace, come a noi del resto, conoscere le persone che lo cercano e che desiderano tanto voler essere ricambiate. L’unica eccezione, come sempre, è data dal fatto che prima di vedersi ricambiati … ha bisogno che voi facciate per lui delle cose buone. Oh, certo … volete sapere dove abita e quando lo possiamo incontrare … e subito vi dico che è come i nomadi: è in nessuna strada … ma in ogni luogo del mondo! Pertanto lo trovi ovunque e non perchè tu lo noti, ma perchè lui nota te. Infatti, ci fa la spia quando:
- siamo in libreria alla ricerca di qualcosa che ci faccia uscire dal guscio
- siamo in profonda riflessione con la nostra mente presa dal desiderio di cambiar rotta
- siamo seriamente impegnati in ciò che facciamo
- siamo alle prese con le passioni che con un pò di brio diventano idee di business
E quando lo incontriamo, una volta entrati in sintonia con esso, allora vedi che si apriranno le porte che conducono al suo tesoro … al tuo successo!
Un’anima ferma … è una vita mai nata!