Dispositivo presenza conducente a bordo 
Da qualche anno quando un operatore si alza dal sediolino del carrello elevatore … lo stesso muletto si spegne, scemando ogni benché minimo comando. Questa sospensione del moto del mezzo, tecnicamente, è opera di uno specifico sistema di sicurezza definito “dispositivo di rilevazione del conducente a bordo”. E’ un sistema che fa parte del cervello dell’attrezzatura ed una sua manomissione può comportare gravi responsabilità a carico del trasgressore, con conseguenti riflessi di natura penale nei casi di accidenti colposi. La vera opera di questo dispositivo sta nel fatto che, giustamente, un’attrezzatura come il carrello elevatore … non ha ragione di rimanere in moto senza la presenza del conduttore-responsabile del mezzo. In tutta sincerità credo, che prima ell’entrata di questo dispositivo, qualcuno aveva adoperato il muletto in malo modo … portando qualche persona o diritto all’ospedale o, peggio ancora, dritto al paese delle nuvole. I motivi per i quali si manomettono questi dispositivi sono perlopiù legati alla seccatura di ri-mettere in moto il carrello elevatore: non credo che ciò sia un compito arduo per qualsiasi persona … ma se proprio dovesse essere per voi una ragione di stress tutto questo … fatevene una ragione: punto e basta! Alcuni dispositivi di presenza del conducente a bordo, in aggiunta, iniziano la loro funzione soltanto quando l’operatore ha regolato il sediolino all’esatto suo peso corporeo. Ciò garantisce, oltre alla presenza del carrellista, anche l’efficace funzionamento del sediolino che, come ben sapete, ci è di forte aiuto per evitare danni alla schiena a seguito dell’oramai noto rischio vibrazioni. La tecnologia, rispetto al passato, ci sta aiutando: non facciamo si, quindi, che noi come persone … ritorniamo con la mente ai tempi della preistoria.