I carrellisti ed i DPI salvavita 
Potreste pensare che i DPI salvavita poco hanno che fare con i muletti, ma in alcune ipotesi sono previsti. E’ il caso, ad esempio, di quando si lavora in quota facendo uso del carrello elevatore … dove per l’operatore che si porta in altezza si concretizza il rischio di caduta dall’alto. Benchè il muletto non viene considerato propriamente un’attrezzatura di sollevamento di persone (come lo sono effettivamente le piattaforme di lavoro elevabili) … in alcuni casi eccezionali tale uso è previsto e confermato da uno specifico intervento ministeriale. Certo è preferibile far uso di attrezzature idonee, ma nei casi previsti …
Pertanto chi lavora in quota deve essere protetto da dispositivi anticaduta, quali i cordini, le cinture ed altri accessori che ne garantiscono la trattenuta (ganci, moschettoni, dissipatori, etc.). Tali D.P.I., appunto, rientrano in quelli di III categoria e pertanto sono indispensabili:
- il loro acquisto ed il loro puntuale controllo
- l’addestramento specifico all’uso previsto dal D.Lgs. n. 81/2008
- la loro puntuale revisione certificata annuale
Giusto per chiudere il cerchio, le attività di lavoro con ceste nate per questi scopi, debbono essere “procedurate” nei minimi dettagli: le istruzioni per un lavoro in sicurezza sono contenute solitamente nel libretto d’uso e manutenzione della cesta stessa … dove troviamo anche i limiti di portata e le limitazioni d’uso. A queste informazioni bisogna aggiungere quelle inerenti alla specificità del compito da svolgere in altezza (ad esempio, rischio elettrico per riparazione impianto di illuminazione del deposito aziendale).
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I carrellisti ed i DPI salvavita