Buon Natale a tutti: ne abbiamo bisogno

Buon Natale a tutti Buon Natale a tutti - Francesco Tortora

Che il Natale sia un periodo particolare è scontato: e non tanto per la data del 25 dicembre … ma per una certa aria che viene percepita in modo profondo dal cuore. Chiamatela come vi pare questa situazione, per me è parte della Magia del Natale. Una magia che, con un trucco astratto, mette a confronto la nostra esistenza con il nostro cuore: il cuore ci racconta cosa vorremmo essere o diventare … la nostra esistenza manifesta, invece, ciò che siamo oggi. Questo confronto è molto sentito in noi stessi, talvolta ci espone al sentimento dell’imbarazzo e della paura … perché sappiamo bene che in qualcosa abbiamo peccato. Peccati, per carità, non necessariamente di natura capitale … ma comunque insopportabili per la nostra anima. In questo caso, quando parlo di anima, mi riferisco alla nostra essenza … ed è facile sentirsi male, perché la nostra essenza si esprime anche nei valori guida … per la vita che vorremmo vivere pienamente e che in più di un’occasione vengono tralasciati.

Una volta, ai tempi scolastici, trovavo assurdo il concetto dell’indulgenza pagata con tanti averi. Non riuscivo sinceramente a capire perché le persone infondevano le loro fortune per un qualcosa di astratto. Beh, sempre a quei tempi sicuramente non ero a conoscenza di una legge fisica … quella del peso della coscienza! Ora, per quanto non sia uno scienziato, ho compreso l’importanza di liberarsi di certi pesi per vivere … più leggeri ed in pace! Prima raccontavo della nostra esistenza attuale e non posso che ricordare che non è altro che la somma delle nostre azioni … dal passato, anche quello più remoto … fino ad oggi, a questo preciso istante! Non mi sento male per quanto sarò in futuro, questo deve ancora accadere … piuttosto mi sento giù oggi per quanto sono stato fino ad adesso.

Nella vita viviamo situazioni che oggi ci fanno sentire, in un certo senso, una schifezza … perché crediamo di non essere nell’animo l’espressione di quel diavoletto peccatore. E come ci comportiamo in questi frangenti? Come possiamo sprigionarci da tutto ciò? Beh, come primo passo, non dobbiamo pagare alcunché in termini di soldini … anche se comunque qualcosa dobbiamo esborsare. C’è sempre un prezzo da pagare per ricevere in cambio qualcosa d’altro e questo principio vale in qualsiasi ambito esistenziale. Credo, a questo punto, che sia indispensabile rendersi conto della situazione. Bisogna studiarla a fondo e con dovuta attenzione per capire le incongruenze che hanno generato la nostra situazione ed il conseguente malessere. E’ importante questo passaggio, perché una volta che si è in possesso del quadro … lo stesso possiamo analizzarlo da più vedute, da più angoli … dando ad ogni veduta il suo significato … per poi scegliere quello più consono per il genere di persona che siamo nell’animo! Parlo di punti di vista, di visioni. La nostra visione, non è la veduta assoluta … è soltanto il modo in cui noi percepiamo le nostre esperienze. Percepiamo in base al nostro carattere, alle nostre convinzioni, ai nostri ricordi e ad ogni altro genere di filtro che è in noi.

Vi è mai capitato di affermare che un torto subito da un amico non è poi tanto grave per come lui ve lo rappresenta e lo subisce emotivamente? La risposta è sicuramente affermativa … al pari di quella donna o di quell’uomo che, tradito dal proprio compagno … inizia a pensare che tutte le donne o tutti gli uomini sono traditori … e che mai e poi vorranno iniziare una nuova relazione … visto che oramai siamo stati scottati in passato! La verità è che uomini e donne non sono uguali … e che in ciascuno di essi c’è la propria diversità. Detto questo, in modo pratico, dico apertamente che le esperienze non possiamo cancellarle … ma possiamo conferire ad esse un significato diverso … dove questo significato cambi conseguentemente il nostro stato d’animo! Una volta operata la modifica della percezione esperienziale … il ricordo, quello che una volta ci portava a sentirci male, assume un valore emotivo diverso: potrebbe, quindi, portarci a sorriderci sopra, oppure, a far si che l’esperienza generi uno stato d’animo neutro. Non vi nascondo che ci vuole una certa dose di lavoro su noi stessi … ma solo l’impegno porta ai risultati.

Il lavoro col nostro cervello non è cosa semplice, lui funziona in base ai sensi. Voglio spiegarvelo in modo maggiormente semplice, sperando di riuscirci. Ricordatevi di una persona per la quale provate un certo sentimento negativo (lo odiate, ad esempio … per le vostre più intime ragioni, che a me non interessano). Ora, mentre ripulite il vostro cassetto, vi trovate fra le mani una foto che ritrae voi insieme a questa persona: cosa vi accade, soltanto pensandoci adesso? Semplice, la foto ha generato nel cervello il comando di ricordare l’esperienza del passato che ha fatto si che questa persona venisse da noi odiata! E mentre eravate felici nel ripulire il vostro cassetto, all’istante vi rattristite per la semplice visione della foto! Già, così funziona la nostra mente … ma per fortuna possiamo operare dei cambiamenti, come:

  • eliminare la foto (sconsigliato, perchè potrebbe esserci qualcos’altro che rigeneri il ricordo)
  • eliminare la persona (sconsigliato, perchè la nostra vita diverrebbe molto più triste … e poi perché già il fatto di essere in galera ri-genera il ricordo)
  • eliminare la nostra persona (sconsigliato, se non altro per non veder ridere quella persona ai miei funerali)

Dilà delle tre ipotesi ironiche, il vero modo per operare dei cambiamenti non sta nella foto o nella persona, ma nel ristrutturare l’esperienza che ha generato il sentimento dell’odio che ri-emerge anche al solo vedere quella persona in una semplice foto. So che la cosa è più difficile da farsi che a dirsi, ma è qui che bisogna lavorare. Per anni ho vissuto molto male alcuni periodi della mia vita, perché preso emotivamente da un torto ricevuto. Mi è capitato sul lavoro, a casa, con gli amici, con qualche parente … ed oggi, quando penso a quelle situazioni … mi ritengo davvero fortunato nel non abbattermi come in passato. Vi dirò di più: queste persone e le situazioni non le ho cancellate anzi, talvolta le faccio riemergere e spontaneamente ci rido sopra di gran gusto. Mi fa ridere (anche adesso) l’idea di esser stato stupido nel reagire emotivamente in quel modo. In questi casi mi vedo, come se fossi un proiettore fissato su un ponteggio che proietta il suo film: è bello ridere sopra ai guai del passato. In altri casi, ancora oggi, qualche cliente fa il furbetto o, peggio, è maleducato sia professionalmente che economicamente tardando gli impegni che personalmente ha preso con me con tanto di stretta di mano! Sembrerà alieno, quanto sto per dirvi, ma sono arrabbiato anche per il fatto che una persona stia male per non poter rispettare i suoi impegni nei nostri confronti. Per i maleducati, invece, preferisco pensare che il mio elenco dei clienti importanti … può fare a meno di persone non meritevoli di essere nella nostra speciale graduatoria: e non ci litigo nemmeno, ma neppure voglio incontrarli più per parlare con loro d’affari. Se poi li incontro al bar o per strada, li saluto sempre con affetto. Non mi è sempre possibile farlo, qualcuno cambia marciapiedi forse perché sa di non essersi comportato bene: è giusto che la vita volga in questo modo? A me così non piace ed anche questo mi dispiace!

Ora, perché tutta questa filosofia, tutte queste storie, tutte queste vedute? Semplice … perché è ingiusto essere prigionieri di catene che non esistono: possiamo mai essere felici …quando non si è in pace con noi stessi? Non c’è ragione per regalare un solo momento alla tristezza! Siamo importanti e lo siamo prima per noi stessi, non scendiamo a certi livelli ma eleviamoci. Poniamoci con l’animo sul più alto dei piedistalli, esprimiamoci per quel tipo di persona che vorremmo essere ricordata.  Cosa vuoi che pensino di noi i nostri figli? Ed i nostri compagni di vita e di lavoro? Ed i nostri amici e i nostri parenti? Ed i nostri datori di lavoro? Cosa vogliamo veramente essere visto che comunque siamo qualcosa: delle persone da modellare … o da evitare, sfruttare, fregare? Pensateci bene … ma soprattutto decidiamo di non dar vinte le sfide al diavolo!

Natale, questo Santo momento, è il trampolino giusto per dar ascolto al Cuore: il nostro Dio, quello che crediamo o pensiamo di credere, vuole da noi ben altro. Se proprio decido di voler star male … voglio che lo sia per quanto potevo essere e non sono stato. La bontà della mia mente e la grandezza del mio cuore … sta nelle mie possibilità!

… e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen

In miei Auguri, ben oltre gli Auguri! A ciascuno di noi, ne abbiamo bisogno personalmente … ai nostri cari, che hanno bisogno di noi … a chi soffre, perché meno benedetti di noi 

Buon Natale a tutti … Francesco

 

Buon Natale a tutti

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.