Permettetevi di migliorare!

Permettetevi di migliorare!

Se c’è un motivo … almeno uno … per il quale le persone migliorano poco, o non affatto, è perché c’è qualcosa che le blocca. O tutt’al più che non le porta ad esprimersi per come potrebbero! Di questa considerazione ne sono pienamente convinto … perché sono veramente tante le persone che soffrono di mancanza di vera motivazione per la loro crescita! Oppure, ne hanno anche tanta … ma in contrapposizione si trovano davanti una serie di nemici … ed il tutto viene stoppato! Nemici che, attenzione, non sono soltanto quelli che possiamo trovarci a fianco nella vita. Colleghi, compagni, parenti … questi sono meno pericolosi di altri: si, possono essere dei sabotatori (anche se in fondo sono brave persone)… ma alla fine decidiamo noi se dar retta loro o meno.

Vi domanderete, a questo punto, chi altri possono essere i nostri nemici. Beh, credo che ci siate forse già arrivati … i veri nemici, per me, siamo noi stessi. Quando noi abbiamo intenzione di auto-sabotarci … fidatevi, è assolutamente facile raggiungere questo obiettivo. “Non ce la faccio, non è per me, non sono capace, tanto non serve a nulla” … così ragionano tanti auto-sabotatori! Chi mai arriverà alla vetta se non si vede su quella vetta … non lo so!

Detto ciò, quindi, è con noi stessi che dobbiamo combattere … seppur combattere non significa andare in battaglia. Diciamo che mi riferisco piuttosto ad un certo numero di confronti che dobbiamo intrattenere fra noi e noi! Il confronto, questa è la definizione per quanto ci serve ora, non è altro che il valutare distintamente due ipotesi di vita. E per entrambe si valutano i pro ed i contro. Alla fine tireremo una somma per ciascuna ipotesi. Ed una volta verificata la bontà dei due totali, il valore delle ipotesi … ovvero … “ciò che desidero” e “ciò che ho accettato” … lì, non ti rimane che decidere il prosieguo. Si, certo, hai ragione … decidi sempre tu! Io o chiunque altro, poco possiamo fare per te. E se proprio vuoi che faccia qualcosa …. mi permetto di suggerirti di accontentarti soltanto del meglio. E se adesso non ce l’hai, questo meglio … allora inizia a crearlo per come vuoi che vada la tua vita!

E’ più facile, ovviamente, definire il valore dell’ipotesi “ciò che ho accettato” e per almeno due motivi semplici! Il primo motivo è insito nel fatto che, avendolo già accettata, dai per scontato che è stata la scelta migliore. Migliore perché l’hai valutata in funzione delle tue idee, delle tue opinioni, delle tue convinzioni, anche quelle più intime! Ma, mi chiedo, migliore rispetto a quale altra alternativa?

La seconda motivazione è invece da ricercare nella paura nell’affrontare un futuro diverso … seppur questo futuro, anche in questo momento, ti fa leccare i baffi al sol pensiero. Ma ci rimane soltanto la leccata di baffi, purtroppo … l’acquolina in bocca è già il massimo per noi … visti gli scenari negativi che pensiamo di dover affrontare considerando l’idea cambiare la rotta!

Al riguardo, e per entrambi i motivi … ho bisogno di effettuare considerazioni personali. Il mio sincero interesse non è quello di farti muovere ora … bensì che tu consideri, ora, uno scenario diverso! Raccontare alle persone la strada della felicità … è meno efficace nel far capire alle persone cos’è la felicità! Una volta compresa … la felicità … una volta apprezzata e desiderata ardentemente … allora è probabile che ci si scuota per come la Dea della Motivazione vuole per farti raggiungere livelli di vita di una certa importanza e valore. Quanto al primo punto (ho già fatto la scelta migliore) mi domando se, questa tua scelta migliore ti abbia portato a quella dimensione di felicità che ambivi prima di averla accettata … questa scelta!

Rimango dell’avviso che bisogna essere persone di poche chiacchiere nella vita! Se ti è piaciuto quel menù, bene. Se poco o affatto lo hai apprezzato … stai bene al solo pensiero di come ti sei trattato avendo deciso per l’accettazione? Considera bene la tua scelta … e se non provi veramente alcun rimorso, se ti fa sorridere, se per te è il massimo … fratello mio, sorella cara … hai fatto bingo! Ma se nutri perplessità al riguardo, ti prego, non farti del male. Chi ti obbliga ad essere avaro con te stesso? Chi ti priva della gioia di provare la vera conquista?

Veniamo adesso al secondo punto: la paura del futuro. Ti capisco, hai ragione … il futuro può far paura, ma non tutto il futuro è spaventoso. Diciamo una piccola parte, La restante, quella che poi prende la tua anima … ce la metti tu con delle visualizzazioni grandi, nefaste, negative, perniciose! Siamo capaci di creare una paura talmente grande che, oltre a bloccarci nel presente, ci perseguiterà per i restanti giorni della nostra vita. Non facciamoci condizionare, facciamoci un piacere, vogliamoci bene! Mi chiederete: <Francesco, come fanno le persone ad essere pervase dal sentimento della paura?> La mia risposta? Chiedetelo alla loro stessa mente! In questi casi la vostra sala cinematografica, quella chiusa nella gabbietta in testa, proietta solo film di paura. Noi, come registi, soprattutto appassionati dal genere horror … nemmeno per idea vogliamo girare una pellicola di Charlie Chaplin. Che dite, con Charlie in mente … avresti paura? Sul serio? Io temo che si possa morire dalle risate … non è il massimo, ma è una morte migliore!

Spero di avervi lanciato qualche dritta. Me lo auguro con tutto il cuore. Mi sta sulle scatole l’infelicità delle persone. Benché ce ne siano tante, e non tutte sono sfortunate oggettivamente, per le restanti desidero davvero che si affaccino ad un balcone diverso da quello attuale. Il balcone che dico io, ti offre una prospettiva diversa. Non è l’ultimo balcone della tua vita, quello dove adesso tu sei affacciato. E che tu abbia un altro balcone, credimi, è assodato … benché a casa tua ne esiste effettivamente uno solo. Beh, in questi casi dico sempre agli amici: “Se hai un solo balcone, perché non fai un film come se tu fossi su un altro?”. Pertanto, con lo stesso potere della visualizzazione che porta le persone ad auto-danneggiarsi … chiedo loro di utilizzare la medesima magia per ottenere qualcosa di diverso e di migliore.

Rendiamo sempre grazie … per le nostre grazie!

Francesco Tortora

 

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