Tutto ciò dovrà diventare presto una sana abitudine 
Ultimamente, a seguito certamente delle varie raccomandazioni ministeriali, si fa un gran parlare di pulizia, disinfezione e sanificazione. Benché non mi occupi di questa specifica attività, né tanto meno intendo portare avanti questo business … voglio soltanto porre l’accento sull’importanza di un ambiente di lavoro sano! Ad ogni modo ritengo che sia necessario (indispensabile, forse è meglio) formare il personale per insegnare loro come svolgere le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione. Niente di trascendentale, per carità … ma fin quando non si ha l’idea precisa di come garantire il tutto in modo efficace … l’improvvisazione, come spesso accade, può giocare brutti scherzi!
Dall’entrata in vigore dei vari protocolli condivisi, molte imprese (dalle più piccole alle più grandi), sono state interessate da una serie di azioni … le quali dovevano mirare ad obiettivi che garantivano una maggiore sanificazione delle proprie aree. Purtroppo, per quanto le carte debbano andare avanti … la cultura spesso è rimasta indietro. Ho visto e letto di certificazioni, di carte appunto da produrre e da esibire in caso di controlli … ma “come” viene svolto il lavoro certificato … ho visto davvero ben poco.
Mi prendo quindi, col vostro permesso, la briga di elevare maggiormente la nostra consapevolezza al riguardo di queste operazioni … tutelando nel contempo anche le nostre tasche. Di fatto, volano ultimamente in giro cifre non di poco conto sulle prestazioni svolte da imprese certificate e pseudo certificate dopo lo svolgimento di queste attività.
Da come ho avuto ben modo di dimostrare … sono fortemente contrariato da chi non opera per come dovrebbe. A questo punto, pertanto, è lecito chiedersi se queste certificazioni rispecchino fedelmente il servizio che doveva essere prestato o promesso. Sottovalutare questo aspetto significa, almeno, una serie di svantaggi.
Il primo svantaggio, deriva dal non definire la migliore linea di partenza per un futuro più sano. Ciò significa che se il servizio di sanificazione effettuato è mediocre … tutto il resto che in futuro andremo a svolgere è, al massimo, non meno mediocre di quello ricevuto inizialmente. Disinfettare, ad esempio, una superficie non propriamente e debitamente pulita … è come disinfettare una ferita suturata … dove all’interno è rimasta della polvere potenzialmente infettiva.
Il secondo svantaggio, e conta molto anche questo, è che quel lavoro “mediocramente” ricevuto … se preso per buono … crea in te l’idea che tutto sia a posto. Questa idea, chiaramente perché non messa in discussione … di li a poco crea a sua volta una “sana abitudine cattiva”. Della serie, credi che sia ok ciò che effettivamente non lo è.
Detto ciò, senza alcun indugio, dobbiamo crescere. E’ l’unica strada maestra. Crescere si, anche per come devono essere garantite le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione. Una volta raggiunta la migliore comprensione del risultato che dobbiamo ottenere … allora si che sai cosa dover fare e nel migliore dei modi.
So bene che in questi ultimi mesi soprattutto, le informazioni ci hanno riempito la mente … ma questo non significa prender ogni informazione per buona o, peggio ancora, prender per buona la prima informazione che ti arriva all’occhio e al cervello.
Ci si lamenta, ed in parte è anche giusto farlo, dei tanti pour parler che circolano in rete … ma io, personalmente, vi invito a dar conto alle informazioni autorevoli. E ce ne sono tante … davvero tante … perché non sfruttare a proprio vantaggio la scienza, la professionalità, la competenza di chi esprime consigli e suggerimenti per il nostro bene?
Ora, so che vorreste qualcosa in più per capire come poter far quel qualcosa che è indispensabile per vivere un ambiente di lavoro sano. Non sono un tuttologo, ma come lettore abbastanza accorto … ho trovato un’interessante risorsa che non posso far altro che suggerire anche a voi che amate tanto essere in salute e per quanto più tempo possibile.
Come sempre ringrazio tutti … come non mai, vi auguro il meglio!
Francesco Tortora