Comprendere i bisogni formativi per progettare la crescita
Il termine “crescita” è oramai parte della mia esistenza. Poco sopporto l’idea di non apprendere … odio il pensiero di non far apprendere. E l’insegnamento è proprio ciò che porta le persone a salire, anche di un solo gradino, la scala delle conoscenze, delle competenze e delle abilità! Pensare di far crescere significa, preventivamente, scoprire ciò che è necessario per alzare l’asticella umana. Da qui, successivamente, passi al piano maestro, all’azione, ai risultati … ma bisogna prima scoprire i fabbisogni formativi (capire) e poi farsi capire!
Dobbiamo capire i bisogni della formazione
Purtroppo, in molte circostanze, il concetto comunicativo veicola sul trasferire notizie, informazioni, dati. Perché no, magari anche di eccellente qualità … ma senza però che il partecipante benefici di tutta questa bontà. Penso che sia poco utile questo modo di comunicare … benché espresso in maniera eccellente, autoritaria ed impeccabile! Le persone, chiunque, hanno bisogno di sapere ciò che occorre loro per crescere. Desiderano (credimi è così) migliorare, sentirsi apprezzate ed essere davvero appagate! Ciò ha un senso, questo è il senso!
Ai fini della sicurezza, il tema è molto delicato. Parliamo di vite che possono spezzarsi o, nei casi meno peggiori, venir trascorse in modo diverso a causa di danni irreversibili … più o meno gravi che siano! È nostro compito parlare la loro lingua, partendo dal loro passato, da ciò che sono attualmente, da come potrebbero e vorrebbero cambiare in meglio. Anche questo significa capire!
Non è che le difficoltà, sono i veri bisogni formativi?
Le difficoltà che incontrano le persone che lavorano, sono evidenti a tutti. Ci sono vari zampini e non sto scandalizzando! I motivi che portano agli incidenti, perlopiù, sono frutto di azioni scorrette, di comportamenti errati! Bisogna chiedersi perché si adoperano in questo modo … bisogna scoprire quale scopo o fine perseguono mentre praticano le proprie mansioni in modi non propriamente sicuri. E anche questo, ancora una volta, vuol dire capire!
Se tutto ciò non avviene, aspettiamoci delle discrete cose. Nelle migliori ipotesi, sia chiaro. Tuttavia noi dobbiamo aspettarcene altre di cose, progressivamente eccellenti … il meglio che possiamo fare. Oggi le cose sono lì impantanate. Tu devi e finché non dai, faccio come dico io. Dall’altra parte, tu dovresti e fino a quando non lo fai, non ti devo più nulla! Ti ho “dato” la formazione, ora devi saper fare: questo concetto non va bene! Un formatore sa queste cose, ma deve spingere comunque verso il cambiamento che ci si attende dal mondo del lavoro! Chi pratica questa professione, sa che è proprio il cambio di rotta, ciò che più vorrebbe da un lavoratore da lui stesso formato! Anche i formatori per la sicurezza vogliono sentirsi soddisfatti dei propri risultati.
Ci vuole esperienza certo, anch’essa è importante. Ma senza la base della competenza, la sola esperienza potrebbe farti esprimere sempre allo stesso modo. Col tempo potremmo migliorare lo stile, potremmo aggiungere qualche parolina in più o proiettare delle slides più ficcanti. Ma è necessario sempre prima capire i bisogni formativi … e poi farsi capire!
Informazioni sul corso per formatori per la sicurezza?
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Vi ringrazio sinceramente!
Scoprire i bisogni formativi, per un’efficace formazione