Il potere del potere!
A nessuno piace l’idea di essere coercitivamente comandati. Tanto meno, a nessuno garba l’idea di vivere con persone che si relazionano con noi, ma anche con gli altri, dall’alto della propria autorità. Oddio, non è che vogliamo sentirci per forza di cose persone di pari rango gerarchico. Ma, almeno, essere considerati come persone … aldilà di un’eventuale scala gerarchica. Le scale, queste scale, sono frutto di eventuali competenze, conoscenze, capacità. E in relazione di queste qualità, direttamente, troviamo persone maggiormente responsabili rispetto ad altre.
Mi capitano spesso queste situazioni. Sono brutte a vederle. Pensa te cosa prova chi le subisce, magari tutti i santi giorni. Fa male, molto male, vorremmo essere trattati in un certo modo. Ma la dura legge del potere gerarchico fa si che io sia solo uno strumento e non una risorsa.
Detto ciò, raccontato il malessere che la gente prova in questi casi, spesso noto situazioni ancor più sorprendenti. Si, mi stupiscono, ma ora non più di tanto o non come una volta. Ho notato, dicevo, uomini e donne che nella vita venivano gestiti in malo modo … ma che poi, durante il trascorrere della vita … hanno ricevuto incarichi che li hanno portati ad elevarsi gerarchicamente rispetto ad altre persone. Queste persone tra l’altro, nella stra-grandissima parte dei casi, erano gente che insieme a noi puntava il dito nei confronti dell’attore delle relazioni fondate sul potere … ovvero il prepotente … tanto per essere coincisi.
Il paradosso normale
Sapete cosa ho visto nascere quando ciò succede? Che quelle stesse persone, che prima odiavano a morte questi approcci, non appena ricevevano il nuovo incarico di più alto grado gerarchico … loro stesse diventano identiche a quelle che esercitavano il potere su di loro. In molti casi, finanche in maniera ancor più prepotente. È come quando qualcuno riceve l’anello dell’assoluto potere. Sa che può ottenere il mondo intero … poco importa come può conquistarlo … l’importante è che può fare ciò che a lui più garba e più gli pare.
Una volta investiti da questa maggiore responsabilità, l’onnipotente, viene preso dal sentimento di comandare, di sentirsi superiore … soprattutto nei confronti di chi dirige o coordina. Così facendo, nemmeno alla lunga, otterrà al massimo l’esecuzione dei soli ordini da lui emanati … ma perderà l’essenza umana che dovrebbe investire negli altri … che avrebbe voluto tanto ricevere fino al giorno prima di aver ricevuto la lettera di nomina a onnipotente! Ma c’è dell’altro: va sempre alla ricerca di maggior potere … diventa bramoso. E questa malattia, la brama di potere appunto, prima lo acceca … poi lo stronca … infine lo uccide. E il popolo, guardando il cielo, ringrazia la giustizia divina!
Sono molto arrabbiato al riguardo. Anche adesso, mentre scrivo queste righe. Lo sono perché con queste basi abbiamo poche speranze in un mondo migliore. Un mondo migliore può essere costruito da persone migliori: compresa la mia grande preoccupazione? Sono dell’avviso, e credo che tutti condividano questa mia asserzione, che questo è un aspetto che dovrebbe, quantomeno, farci riflettere su queste due posizioni che ora vedremo insieme.
A chi conferiamo la delega di potere?
Prestate molta attenzione a chi conferite la delega di potere per governare. Lo dico perché nella testa di molta gente, la delega non è solo un trasferimento di compiti … ma anche una sollevata di incombenze da parte del delegante. Se la mia sola idea è quella di sgravarmi del compito di organizzare le squadre di lavoro … sappiate che potrei sentirmi realizzato, nell’aver raggiunto l’obiettivo, dall’esatto istante in cui questo compito non è più mio, ma l’ho trasferito ad altri.
Vorrei invece che tu ti sentissi soddisfatto nell’aver delegato ad altri alcuni dei tuoi compiti, che tu ti sentissi più libero, ora, col tempo che hai recuperato delegando. Ma, qui l’importante riflessione … sentiti certo nell’aver scelto la “persona giusta” per svolgere questi precisi compiti. In breve, non desidero assolutamente che tu pensassi di aver messo a posto le cose, sgravandoti dei soli compiti … senza accertati, prima o durante l’esecuzione della delega, sulla bontà della persona a cui conferito le attività cui desideravi sgravarti.
Come viene gestita la delega di potere?
A te che hai ricevuto la delega, sai come funziona la vita? Sei a conoscenza che raccoglierai dalle persone non più dei frutti che tu hai seminato e curato? Molti uomini e donne, si meravigliano di come gli animali, soprattutto quelli domestici, emanano loro amore e fedeltà. Avete forse dimenticato di quanto voi, prima dell’amore e fedeltà ricevuta dall’animaluccio, avete dato loro incondizionatamente?
Provate a prendere a calci un cane … per una, due, tre volte. Poi aspettate sul divano che vi salti addosso non appena rientrato a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Che dite, vi leccherà dalla testa ai piedi o vi starà alla larga per evitare di prendere altri calci, visto che è proprio ciò che avete seminato nel suo cuoricino? Non è una vita da cane … quella di un cane amato dal proprio padrone!
Difficile, ma non impossibile!
Detto ciò, probabilmente non muovo il mondo con queste mie considerazioni personali. Troppo grande per me. Ho sempre pensato, e creduto, di trovare nuove possibilità per migliorare la mia esistenza e quella delle persone che, o in un modo o in un altro, sono in contatto con la mia esistenza. Ci ho provato anche adesso, proverò sempre … non me ne vogliate … instancabilmente sono fatto così!
Pace con le persone … per aver pace nel cuore!
Francesco
Delega di potere