Ecco un nemico che ha incuriosito molte persone!
La volta scorsa ci soffermammo su una causa che portava le persone a comportarsi in maniera non efficacemente sicura sul lavoro. Parlavamo dell’eccessiva fretta richiesta. Qualche idea al riguardo ve l’abbiamo proposta. Spero che vi sia stata d’aiuto o, quantomeno, che sia sorta una maggiore consapevolezza al riguardo.
Il prossimo nemico, ha un nome pressoché simile. Cambia poco, una sola parolina aggiunta. Eccolo, ve lo presento: Eccessiva fretta NON richiesta!
Si, la rapidità smoderata e incontrollata da parte dei lavoratori la fa ancora da padrona. Soltanto che stavolta i problemi non sorgono da imprevisti organizzativi perlopiù di pertinenza aziendale. Sono frutto, piuttosto, da intenzioni personali che nascono nella mente delle nostre maestranze. Intenzioni (e bisogni) da soddisfare con una certa urgenza e che richiedono del tempo per farlo. Chiaro quindi che, se ci occorre necessariamente del tempo, dobbiamo recuperarlo da qualche parte per poterne avere a disposizione proprio per soddisfare determinate esigenze!
Eccessiva fretta NON richiesta: da dove nasce?
Dicevamo prima che i lavoratori vengono rapiti da bisogni e necessità personali. Nulla di vitale, ma per loro comunque sono fondamentali … anche se di fatto, potrebbero essere assolti e soddisfatti in modo più calmo e sicuro.
Abbiamo, per esperienza diretta, verificato che alcune persone velocizzano le proprie attività per recuperare qualche minuto al fine di:
- prendersi un caffè
- controllare eventuali notifiche sui telefonini
- soddisfare i propri bisogni fisiologici
- spezzare un improvviso senso di appetito
- intrattenere relazioni con i colleghi
- ultimare in tempi più brevi un dato lavoro
Per carità, nulla di male in tutto questo. Di fatto sono situazioni che potrebbero essere vissute normalmente in qualsiasi ambiente di lavoro. Ciò che maggiormente mi preoccupa, però, è il modo di lavorare col quale si intende recuperare quella parte di tempo per soddisfare le anzidette necessità.
Alcune aziende che incontro tengono conto di questi importanti aspetti. Si danno da fare al riguardo, sono consapevoli di questa situazione. E benché non assolutamente obbligatorio, tendono ad organizzare le mansioni in modo più sicuro, concedendo ai lavoratori efficaci pause per poter assolvere le loro personali intenzioni. Il bisogno può esser soddisfatto, senza che per farlo si vada in frenesia.
Per qualche entità aziendale, sembra che questa ricetta funzioni e anche alla grande. C’è un forte rispetto reciproco fra i responsabili dell’organizzazione e le persone che lavorano nella stessa. La disciplina aiuta molto in tal senso. Per altre entità, invece no e nella maniera più assoluta. Pare proprio che i lavoratori abbiamo preso comunque la strana e pericolosa abitudine di lavorare in modo maggiormente rapido. Del tipo: la concessione, visto che me l’hai data, è parte del lavoro … ora voglio comunque prendere le mie!
Spiegare e rispettare, nessuna eccezione
A questo punto è necessaria la fermezza aziendale. I responsabili, senza alcun indugio, devono spiegare dettagliatamente:
- che il problema dei lavoratori è stato compreso senza alcun dubbio
- ciò che potrebbe scaturire lavorando in malo modo e che, quindi, la fretta improvvisa non favorisce la sicurezza
- che la soluzione trovata sta appunto nell’aver organizzato il lavoro al fine di evitare le circostanze negative di un incidente ed un eventuale conseguente infortunio
- che il rispetto delle nuove regole convenute è l’unico modo per lavorare bene e soddisfare nel contempo le proprie necessità
C’è dell’altro, vi anticipo che nelle prossime informative avremo modo di conoscere nuovi nemici. Ma ogni qualvolta ve li presentiamo, fate qualcosa per starne alla larga!
Qualcosa in più?
Qualora tu avessi necessità di un piccolo supporto, ti spingo a visitare le nostre alcune pagine presenti su internet. Potresti venire a conoscenza di interessanti e preziose informazioni, oltre ai servizi che normalmente offriamo alle persone ed alle imprese di qualsiasi settore di attività:
P.S. … Non ti basta, desideri dell’altro? Chiedicelo, sono qui a tua completa disposizione. Se posso aiutarti, mi impegnerò di persona, prodigandomi al massimo affinché tu riceva consigli e suggerimenti per la soluzione che stai cercando. nel frattempo, dai un’occhiata anche ai nostri corsi sulla sicurezza e sulla salute.
Grazie … Francesco Tortora
L’eccessiva fretta non richiesta causa incidenti sul lavoro