I condottieri, sono diversi, sono veri leader!
Si dà sempre più importanza alla leadership a livello organizzativo, ma sono dell’avviso che siamo lontanissimi dagli standard che dovremmo raggiungere. Essere leader è difficile. È un percorso tosto che inizia dal comprendere prima se stessi … per poi arrivare alla comprensione di chiunque entri nella sua sfera!
Attualmente, i responsabili delle organizzazioni, sono maggiormente propenso nell’esprimersi come dei comandanti. Uno di quelli che detta le regole e che tutti debbano assolutamente rispettare. Certo, anche questo è fra i suoi specifici compiti, ma c’è dell’altro … molto di più. Ecco, quindi, che al posto di presentarmi come un comandante … preferisco vedermi come un condottiero!
Un ruolo, quello del condottiero, dove l’universo lavorativo va avanti verso la direzione migliore per tutti. Un ruolo, ancora, dove ogni membro della squadra è ospite del suo cuore e collaboratore delle sue fortune.
Possibile diventare leader condottieri?
Ma come possiamo diventare grandi condottieri, evitando il fastidioso ruolo gerarchico di comandante? Conferirvi una esatta risposta mi viene pressoché impossibile. Questo perché bisogna venir in possesso di tante qualità, di cui alcune già in nostro possesso. Ma se proprio dovessi darvi almeno una risposta … direi che il “leader condottiero” deve essere in grado di farsi voler bene dalla gente cui egli stesso chiede di aiutarlo a crescere! Per arrivare a ciò, è necessario interessarsi dei lavoratori, delle persone che praticano il ruolo di lavoratori.
Il vero leader è amato, perchè lui stesso ama
Quando incontro un vero leader, inevitabilmente è amato dalle persone che lui stesso coordina. Noto che lo seguono, anticipando le sue intenzioni. Non compirebbero mai azioni che possano scontrarsi con le sue idee visionarie!
Quando, invece, incontro un semplice comandante … allora (forse) troverò rispetto. Ma di stima vera e propria nemmeno a parlarne, se non esclusivamente di facciata. E a quel punto, il leader, al massimo, otterrà ciò che normalmente potrebbe conseguire dai propri sottoposti. Ma il qualcosa in più, le persone, lo conferiscono a chi ne vale davvero la pena … in base a come vengono trattate dai loro capi!
Se vogliamo essere amati, tanto da far si che le persone si prodighino piacevolmente per i nostri obiettivi … dobbiamo essere presenti nella vita delle persone stesse. Nelle organizzazioni, comandanti veri e propri non hanno più motivo di esistere. Abbiamo bisogno di leader, ovvero, di condottieri capaci di ispirare i lavoratori a far le cose giuste!
Grazie, Francesco
Abbiamo soltanto bisogno di Comandanti?