Gestiamo le preoccupazioni, possono condizionarci
Non esserci con la testa, purtroppo, è una questione che prende tante persone, se non tutte (o, al limite, esclusa qualcuna). La mente può esser influenzata certamente da note positive della vita … ma altrettanto, e con maggior peso, da tratti negativi. Lavorare con la testa gonfia di pensieri preoccupanti e col cuore stracolmo di tristezza e di ansia … non è una bella cosa. Anzi, aumenta le probabilità che io corra rischi maggiori rispetto a quelli normalmente convenuti per le mansioni che dobbiamo praticare.
Tratti negativi che quando contaminano la mente, di un uomo o di una donna, rende questa diversa dal miglior stato mentale che dovremmo possedere. Tutto questo perché ogni nostra decisione viene influenzata da questi generi di filtri. Credo che noi tutti abbiamo esperienza al riguardo!
Volendo essere d’aiuto, mi viene non semplice da parte mia offrirvi soluzioni. Talvolta, di fatto, i tratti negativi hanno radici molto profonde. Radici che difficilmente possono esser sradicate in un batter d’occhio. Nemmeno se ci atteggiamo col più ampio dei sorrisi artefatti. Quando emotivamente si vive male, il sorriso di certo allena i muscoli del viso, placa i rumori del cuore, ma lo fa temporaneamente. Poi, il cuore, ritornerà come un martello a batter sul brutto chiodo!
In aggiunta, non mi garba l’idea di rassegnarci. Quando una persona si rassegna è come se dicesse a se stessa che va bene così, che la vita è fatta di sofferenza e che tu stai patendo la tua personale. Credo, invece, che non sia giusto cedere di colpo quando possiamo avere chance di ripresa!
Possiamo rispondere così!
Quando sono vittima di questi momenti, cerco di rendere quanto più basso il valore emotivo creatomi dalle radici. In pochi termini cerco di pesare la situazione per quello che è, senza ingigantirla con le mie percezioni o convinzioni, soprattutto se oltremodo cattive. In altri casi, riferisco a me stesso che anche questa storia passerà. Si, passerà, così come tante altre situazioni sono state superate in passato. In altre vicende, ancora, accantono queste preoccupazioni nel cassetto delle “cose che vedremo poi, dopo il lavoro”.
E una volta aperto quel cassetto … fin quando posso, al massimo delle mie potenzialità, mi prodigo affinché io trova una soluzione definitiva al riguardo!
Ci sono cose serie. Ma non considero tali quelle che io faccio diventare ancor più serie di quelle che oggettivamente sono. Eppoi, mi sembra ovvio, anche la mia vita è una cosa seria, e pure molto. E uno stato mentale sicuro sul lavoro la protegge.
Per altro …
Qualora avessi necessità di approfondire qualche argomento in particolare, visita le pagine del nostro sito web. Puoi venire a conoscenza di buoni spunti per migliorare le condizioni di salute e la sicurezza dei lavoratori. In più, potrai verificare le attività formative che normalmente garantiamo alle persone e alle aziende:
Decidi per una bella vita!
Francesco Tortora
Stato mentale sicuro sul lavoro