Cosa raccoglieremo prossimamente?

Seminiamo, coltiviamo, raccogliamo! Seminiamo, coltiviamo, raccogliamo!

A fine anno, come di consueto, ci si ritrova a fare bilanci. Il calendario ci spinge ad una obbligata riflessione: cosa abbiamo seminato nei mesi appena trascorsi? Quali frutti stiamo raccogliendo? E soprattutto, cosa ci aspetta nel nuovo anno che sta avendo inizio?

Rispondere a questi quesiti non è tanto semplice, ma è fondamentale. Quanto avremo modo di raccogliere non è frutto della casualità, bensì dal risultato delle decisioni prese, degli sforzi compiuti, ma anche della nostra visione. Il momento dell’anno che stiamo vivendo è una chiara opportunità per guardare dentro di noi, per comprendere se stiamo concretamente costruendo un futuro all’altezza delle nostre aspettative. E se la risposta è negativa, qui nasce l’idea di variare la nostra rotta.

Il terreno della nostra esistenza

Qualsiasi vita umana può esser tranquillamente paragonata a un campo. Alcuni di questi sono fertili per natura, altri hanno bisogno di un certo lavoro per essere produttivi. Tuttavia, il potenziale c’è in ogni circostanza. La differenza, quella vera, la fanno la cura e l’attenzione che dedichiamo a questo campo.

Prima di provvedere alla semina, dobbiamo però domandarci: quali sono le nostre effettive priorità? Quali valori guidano le nostre scelte? In modo frequente siamo talmente rapiti dalla quotidianità da dimenticare di fermarci a riflettere su questi quesiti. Eppure, da qui nasce il tutto. Se abbiamo chiarezza su cosa vogliamo coltivare, rischiamo di buttare al vento energie preziose in direzioni errate.

Dobbiamo essere onesti verso noi stessi ed effettivamente comprendere cosa conta per davvero. Ciò vuol dire non lasciarsi distrarre dalle aspettative di altre persone o da influenze sociali che possono pressarci e confonderci. Il nostro terreno dovrà riflettere su chi noi siamo e su chi desideriamo diventare. Evitiamo di plasmare la nostra vita in funzione delle aspettative altrui.

Seminiamo con intenzione

Seminare non è soltanto una pratica fisica: è un’attività di passione e fede. Ogni seme piantato rappresenta una speranza per il futuro, senza alcuna garanzia di riuscita. Di fatto gli effetti climatici negativi possono arrivare, il terreno potrebbe non reagire per come previsto, ma noi dobbiamo confidare nella buona semina, che già di per sé è un’incredibile affermazione di fiducia.

Nel caso che ci riguarda, seminare vuol dire fare scelte molto consapevoli. Significa dare, con prospettive di ritorno, il nostro tempo, la nostra energia e le nostre risorse in ambiti che siano allineati ai nostri valori e obiettivi. Significa, e questo è basilare, avere altrettanto il coraggio di dire di no a tutto ciò che non offre valore alla nostra esistenza.

Un errore comune, da parte della gente, è quello di pensare che il successo sia una vicenda di quantità, ovvero, più mi prodigo, tanto più ottengo. In realtà, è la qualità dei nostri comportamenti che fa la differenza. Piantare, finanche infiniti semi, in un appezzamento di terreno arido non produrrà nulla. Al contrario, pochi semi ben curati in un capo fertile possono offrirci un raccolto importante. Pertanto è bene capire che dobbiamo scegliere con cura dove e come investire le energie nostre.

Coltivare con tanta pazienza

Coltivare è una fase difficile. Ci vuole costanza, rigore e la capacità di avere forte fiducia anche quando i risultati non sopraggiungono come vorremmo. Maledetto il tutto e subito, apprendiamo ad attendere … è una lezione preziosa e che risulterà proficua.

Con l’atto di coltivare, avremo modo di prenderci cura di noi stessi e dei nostri obiettivi ogni benedetto giorno. Affrontiamo le difficoltà, ogni sfida superata ci porterà a diventare più forti e maggiormente preparati. Ed impariamo ad accettare il fatto che ci saranno momenti sconfortanti, frammenti di vita nei quali ci sembrerà di non crescere. Ricordatevi, però, che la crescita è spesso invisibile agli occhi dell’essere umano e che è quindi giusto procedere armati delle nostre più nobili intenzioni.

Anche l’equilibrio è un aspetto importante. Evitiamo di dedicare ogni nostra energia ad un solo aspetto della vita, tralasciando il resto. Proprio come un terreno necessita di vari elementi per prosperare (acqua, sole, nutrienti, etc.), anche noi dobbiamo bilanciare il lavoro, le relazioni, la salute, la mente e il tempo per noi stessi.

Raccogliere con gratitudine

Il raccolto è la fase più attesa ed anche la più delicata. Più che spesso, quando si raggiunge un dato traguardo, rischiamo di dar per scontato il percorso intrapreso per arrivarci. O, al contrario, ci si sente insoddisfatti, come se quel traguardo non fosse abbastanza per noi.

Quando si raccoglie con sentimento di gratitudine, andiamo a riconoscere il valore del nostro operato delle nostre decisioni. È importante apprezzare non solo i buoni risultati, ma finanche il percorso che ci ha consentito di ottenerli. Qualsiasi successo, grande o piccolo che sia, merita di essere festeggiato.

Un’altra dimensione del raccolto che di frequente viene trascurata è la condivisione dei risultati. Ogni frutto dei nostri sforzi non è destinato soltanto a noi stessi, ma anche ad altre persone. Quindi, che si tratti di conoscenze, risorse o idee, la condivisione ci consente di moltiplicare il valore del nostro raccolto e di imprimere un impatto positivo nel mondo e nella vita degli altri.

Un futuro migliore … oggi

“Cosa raccoglieremo?” non è solo una domanda tanto per … ma un invito a vivere il presente con intenzione ed in maniera consapevole. In ogni giorno c’è l’opportunità per seminare qualcosa di nuovo, per coltivare ciò che davvero è importante e per prepararci a ricevere risultati non sono soltanto materiali, ma altrettanto emotivi e spirituale, nonché, relazionali.

In ultimo, la bontà del nostro raccolto discenderà dalla qualità della nostra visione e del nostro impegno. Se decidiamo di seminare con cura e premura, se scegliamo di coltivare con pazienza e di raccogliere con gratitudine, possiamo star certi che il futuro avrà modo di riservarci abbondanza e sincera soddisfazione.

L’esatto momento di agire è adesso. Riflettiamo in noi stessi, plasmiamo la nostra visione e iniziamo ad operare per un futuro migliore e straordinario. Alla fine, quanto raccoglieremo dipenderà da quanto avremo avuto il coraggio e la forza di seminare oggi.

Le serie intenzioni … regalano enormi soddisfazioni!

Francesco

 

Cosa raccoglieremo prossimamente?

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